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 IL PANTHEON DEI BENEFATTORI DI OASI GIOVANI

 
Il progetto Pantheon dei Benefattori presso la Chiesa del Conservatorio delle Orfane, in vicolo orfane 6, a Savigliano, realizzato anche grazie al contributo della Compagnia di San Paolo, la fondazione CRT e la fondazione CRS, intende promuovere una rinnovata cultura del dono tramite la valorizzazione della filantropia passata e vuole valorizzare il patrimonio storico, artistico e culturale di Oasi Giovani.
La Chiesa del Conservatorio delle Orfane e una cinquantina di ritratti restaurati dei benefattori, che nei secoli hanno sostenuto le opere pie poi confluite nell’ente, sono fruibili al pubblico, a beneficio della comunità locale e dei visitatori della città. 
 
Per informazioni sulle visite o per prenotazioni si può contattare la segreteria Oasi Giovani al n. 0172.712584.
 
 
ll Presidente Oasi Giovani Gianfranco Saglione nell'introduzione al volume da lui curato " il Pantheon dei Benefattori - per una cultura del dono" ed edito in occasione della realizzazione del progetto, sottolinea  che "l’attuale amministrazione, insediatasi il 15 giugno 2016, nel raccogliere il testimone e conscio delle proprie responsabilità, come primo atto definì metodo e obiettivi di lavoro secondo i seguenti punti: perseguire i fini istituzionali, conservare e restaurare il patrimonio, potenziare la comunicazione esterna, qualificare i servizi attivi ed avviare nuovi progetti, reperire fondi e contributi per sostenere economicamente i servizi attivi ed avviare nuovi progetti, riconvertire parte del patrimonio in beni necessari alle attività attuali e per i progetti futuri, rinverdire una cultura della filantropia, della memoria e del dono."
 
Il Pantheon dei Benefattori vuole rinnovare una cultura della filantropia, della memoria e del dono portato avanti dall’amministrazione.
 
Crediamo che perseguire questo obiettivo sia importante per molteplici motivi:
 
• ricordare degnamente e doverosamente ringraziare quanti con sensibilità ed atti di generosità nei confronti dei cittadini meno fortunati e più deboli hanno beneficiato con lasciti, donazioni ed oblazioni di grande o piccola entità o hanno dedicato gratuitamente il loro tempo nel passato alle Opere Pie e nell’ultimo ventennio ad Oasi Giovani, sostenendone e rendendone possibili le  attività  educative, assistenziali e sociali a favore della comunità locale;
• conservare la memoria di un’importante parte della storia sociale cittadina e renderci consapevoli delle radici solidali che costituiscono il fondamento della realtà sociale in cui viviamo per contribuire a rinsaldare identità e senso di appartenenza in noi e nei nostri concittadini vecchi e nuovi;
• dare risalto al valore delle filantropia, intesa come amore verso il prossimo, come disposizione d’animo e come sforzo operoso di un individuo o anche di gruppi sociali a promuovere la felicità ed il benessere degli altri e della beneficenza come disposizione abituale a far del bene, come prestazione gratuita di beni o servizi, che ha per scopo di recare aiuto ed assistenza a persone socialmente svantaggiate.
 
Nel passato la comunità cittadina ha sempre ricordato e mantenuto la memoria dei benefattori. Se scorriamo lo stradario della nostra Città ne abbiamo ampia conferma: via Miretti, via Casalis Lingua, via Gullino, via Capra, via Malines, via Danna, via Frutteri di Costigliole, via Cravetta, via Tapparelli d’Azeglio, via Barucco, via Muratori, via Biga sono esempi di intitolazione a benefattori che ritroviamo nella toponomastica cittadina.
 
Questi sono solo alcuni dei benefattori, grandi e piccoli, che nei secoli ed anche oggi si sono susseguiti e che con grande generosità e spirito civico e solidale vollero e vogliono anche oggi beneficiare la comunità in cui vivono e di cui fanno parte.
 
Con l’obiettivo quindi di perpetuare il ricordo dei benefattori e di promuovere la cultura del dono abbiamo predisposto progetti ed attuato interventi.
 




 


Pannello con ritratti benefattori presenti sulla parete sinistra.
 
 
Pannello con ritratti benefattori presenti sulla parete destra.
 
 
Parti frammentarie del tempietto in onore di personaggi illustri del Casato Ruffino di Diano e Gattiera.


 Il volume a cura di Gianfranco Saglione che ripercorre i volti e le storie della filantropia saviglianese