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Come diventare un benefattore con il testamento solidale


 Nel corso della VII "Giornata del ricordo e del ringraziamento dei benefattori" è stato più volte sottolineato come la beneficenza non sia un elemento soltanto appartenente al passato.

Seppur con modalità differenti rispetto a un tempo, ciascuno può ancora diventare un “filantropo”, tramite un testamento solidale. «Si parla di lascito solidale – spiega il presidente di Oasi Giovani Gianfranco Saglione – quando una parte dei propri averi viene destinata ad un ente no-profit. Ogni testamento può essere olografo (ovvero scritto di proprio pugno, datato e firmato) oppure pubblico, cioè redatto e conservato da un notaio».

«Donare una parte di quello che si ha in favore degli altri – conclude il presidente – è senz'altro un modo nobile per lasciare un ricordo positivo di sé su questa terra. Per questo Oasi Giovani ritiene doveroso realizzare ritratti e iniziative in ricordo dei propri benefattori, di ieri e di oggi».