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Torna la Giornata per dire “grazie” ai benefattori


 Oasi Giovani torna a ricordare e celebrare coloro che facendo del bene sono entrati nella storia dell'ente e della città di Savigliano, in un passato sia lontano che recente. Venerdì 14 ottobre torna la VII “Giornata del ricordo e del ringraziamento dei benefattori”, iniziativa istituita nel 2016 per rinverdire la cultura del dono. In occasione della ricorrenza, quest'anno la onlus ha restaurato – presso il cimitero di Savigliano – le tombe dei Conti Cravetta: alcuni esponenti di tale famiglia sono stati amministratori del Conservatorio delle Orfane e benefattori dell'ente.

Due i momenti principali che caratterizzeranno l'edizione di quest'anno. Il primo, la mattina: alle 8.45, presso la parrocchia di Sant'Andrea, verrà celebrata una messa in ricordo di tutti i benefattori.

Il secondo appuntamento sarà alle 20.45 presso il Pantheon dei benefattori, in vicolo delle Orfane. Dopo l'introduzione del presidente di Oasi Giovani Gianfranco Saglione, l'ex direttrice del museo civico saviglianese Rosalba Belmondo terrà una conferenza dal titolo “Dagli scantinati alle quadrerie: la nuova fortunata stagione dei ritratti dei benefattori, secolare espressione di pubblica gratitudine”.

A seguire, Fulvio Moirano – già direttore generale di aziende sanitarie – ricorderà la figura di Francesco Cravarezza, “l'uomo, il medico, l'amico”. Deceduto nel febbraio scorso, Cravarezza è stato primario del reparto di ostetricia e ginecologia dalla fondazione del nuovo ospedale Ss.Annunziata, e con testamento olografo ha destinato un importante lascito ad Oasi Giovani.

A proposito di Cravarezza, il consiglio di amministrazione della onlus ha deciso di collocare prossimamente anche il suo ritratto all'interno del Pantheon.

«Anche quest'anno torniamo a dare valore alla memoria di chi, nel corso dei secoli, ha fatto e dato tanto per la nostra realtà – afferma il presidente di Oasi Giovani Gianfranco Saglione –. Con questa iniziativa, da ormai sette anni, abbiamo ripreso l'antica tradizione delle Opere pie, che con l'esposizione di quadri e ritratti lungo le strade ricordavano i filantropi. Oltre alla giornata di venerdì 14, abbiamo voluto fare un gesto tangibile con il restauro delle tombe Cravetta, dopo che nel 2016 avevamo ripulito quella di Cesare Cravetta».

«Ci fa piacere – aggiunge – ricordare anche la figura di un benefattore dei giorni nostri come Francesco Cravarezza. Segno che la generosità verso realtà come la nostra non è soltanto una cosa appartenente al passato».