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Oasi Giovani Onlus

L’Ente non ha fini di lucro. Esso intende perseguire esclusivamente finalità di solidarietà sociale nei seguenti settori:
• assistenza sociale;
• istruzione;
• formazione.

Scopo primario dell’Associazione è la promozione umana e l’inserimento nel tessuto sociale dei giovani compresi tra gli zero ed i diciotto anni, mediante l’educazione morale, civile e religiosa, con priorità, in via graduata, per:
• i residenti o domiciliati nel Comune di Savigliano;
• residenti o domiciliati nel territorio dell’Ente socio-assistenziale e sanitario di riferimento del Comune di Savigliano;
• i residenti o domiciliati nel territorio della Regione Piemonte;
• i residenti o domiciliati nelle altre Regioni Italiane.


NUOVO CONSIGLIO DI AMMINISTRAZIONE

Giovedì 3 giugno 2020 si è insediato il nuovo Consiglio di Amministrazione di Oasi Giovani, che guiderà l’ente per i prossimi cinque anni.

Dei sette componenti, Gianfranco Saglione, riconfermato alla Presidenza, Margherita Testa, nuovo Vicepresidente e Sergio Mondino sono stati indicati dal comune di Savigliano e sono al loro secondo mandato, gli altri quattro membri sono stati eletti durante l’assemblea dei soci tenutasi il 18 maggio e sono Michele Brizio e Romano Bodino, entrambi riconfermati, affiancati da due nuovi ingressi, che vanno a rinfoltire la presenza femminile nel CdA, quelli di Rita Biga e Federica Pio.

Oasi Giovani ha realizzato in questi cinque anni molti nuovi progetti, mantenendo come costante l’attenzione al consolidamento e alla conservazione del patrimonio, a cui si è aggiunto l’acquisto dell’avveniristico Palazzo Longis, che ha permesso l’aumento dei posti disponibili ai micronidi e una nuova sede per la cucina.

Si è investito ulteriormente sulla raccolta fondi e sul potenziamento della comunicazione esterna, conservando però come obiettivo principale quello che rappresenta da sempre la mission dell’ente, cioè sostenere e supportare le famiglie e le persone con fragilità, attraverso interventi in campo educativo e sociale.

Si è privilegiata una maggiore apertura all’esterno con iniziative di valenza internazionale attraverso la partecipazione ad Erasmus+ e al Servizio Volontario Europeo, un programma di volontariato internazionale della Commissione Europea per i giovani che si recano individualmente o in gruppo in un altro paese e che ha permesso ad Oasi Giovani di ospitare due ragazze (una spagnola ed una ungherese) che trascorreranno un intero anno a Savigliano e parteciperanno alle attività dell’ente.

“il nuovo Consiglio di Amministrazione intende lavorare al consolidamento dei servizi presenti in Oasi Giovani e dei progetti intrapresi nei cinque anni appena trascorsi, come il progetto Oceano, rivolto a giovani e adolescenti e la sartoria Oasi del Cucito” dice Gianfranco Saglione “e realizzarne di nuovi, due dei quali, Emersioni in collaborazione con l’Ascom e Food Ride in collaborazione con l’Ascom e Terre dei Savoia che operano nel campo dell’agricoltura sociale.” 


Il Consiglio di Amministrazione attuale è formato da:
• Saglione Gianfranco (presidente)
• Calcagno Giacomo (vice presidente)
• Bodino Romano
• Brizio Michele
• Carta Maria Teresa
• Mondino Sergio
• Testa Margherita
 

 


 

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L’attualità

Nell’ambito degli incontri previsti nel ciclo Schegge di memoria, si è svolto un interessante confronto tra esperti che di politiche sociali. Sul tema di “valore etico e civile della solidarietà” organizzato da Oasi Giovani, con Silvana Folco come moderatrice, si sono confrontati: Augusto Ferrari, assessore alle politiche sociali della regione Piemonte; Paolo Ramonda, responsabile dell’Associazione papa Giovani XXIII; Andrea Silvestri, direttore generale della Fondazione Cassa di Risparmio di Cuneo “le società occidentali dopo la seconda guerra mondiale hanno inventato lo stato sociale per evitare la frantumazione della comunità è per allargare gli spazi di democrazia -ha ricordato Augusto Ferrari-.
Oggi questo è messo a dura prova e molta parte della popolazione non riesce a usufruire della tutela sociale.

Crisi economica, immigrazione e nuove forme di diseguaglianza lasciano fuori della tutela un sempre maggior numero di persone. La sfida è quella di lavorare sul terreno della strategia organizzativa verso i nuovi processi di impoverimento.

Quale solidarietà per venire incontro alla povera gente? È invece la domanda a cui a cercato di rispondere Paolo Ramonda. Pur nella crisi profonda la nostra rimane una società ricca, mente metà della popolazione mondiale non ha soddisfatti i bisogni prima; per questo arrivano da noi in sempre maggior numero. L’esperienza della papa Giovani XXIII è quella di sostenere la famiglia. Questa famiglia è un freno alla disgregazione della società. Diamo un papà è una mamma per contrastare il disagio sociale dei bambini; creiamo dei villaggi dell’accoglienza; non lasciamo nessuno a soffrire da solo. Lavoriamo per una politica della gratuita e della condivisione delle risorse…

 

Andrea Silvestri, infine, ha ribadito che "Le Fondazione bancarie gestiscono e distribuiscono delle risorse che sono delle comunità locali. Bisogna migliorare l’utilizzo e l’efficienza dei fondi a disposizione delle fondazione. Occorre diminuire i trasferimenti monetari e aumentare i servizi alle persone. Dare meno denaro e più aiuti in assistenza di comunità. Le Fondazioni Bancarie devono diventare dei catalizzatori e organizzatori di servizi con la partecipazione del volontariato e la compartecipazione dei cittadini..."


 

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